Selezione articoli
Maurizio Russo, Il progetto urbano per l'urbanistica sostenibile
Urbanistica Informazioni n. 233-234 (2010)

VINCITORE PREMIO INU "LETTERATURA URBANISTICA" 2012 - sezione articoli su rivista
Questo articolo di Maurizio Russo, pubblicato su Urbanistica Informazioni n. 233/234 (sett.-dic. 2010), mostra come la sostenibilità ambientale trovi la sua massima potenzialità di affermazione alla scala del progetto urbano, piuttosto che del singolo edificio. È infatti la forma stessa dell’insediamento a rendere possibile lo sfruttamento di fonti energetiche differenziate presenti in ambito urbano.
Il primo elemento di riflessione ad essere posto in evidenza è il concetto di “densificazione”. Come è noto, una forma ben delineata e coesa della città può consentire una migliore copertura da parte del sistema di trasporto pubblico, riducendo la necessità di utilizzare mezzi privati. Inoltre, la sovrapposizione o prossimità di funzioni diverse può limitare ulteriormente gli spostamenti a quelli che possono essere effettuati a piedi o in bicicletta, anche a beneficio della qualità del l’aria.
Successivamente sono presentati alcuni progetti di autori consacrati, tra cui Richard Rogers, Renzo Piano e Michel Corajoud, che consentono di delineare una panoramica completa delle tecnologie attive e passive per lo sfruttamento di risorse comunemente presenti, anche in forma combinata, nei territori urbani e metropolitani. Tra le fonti passive ricordiamo l’esposizione solare e ai venti prevalenti, la vegetazione finalizzata al raffrescamento, la captazione e il riciclo delle acque; tra le fonti attive, la produzione energetica locale e la trigenerazione, la produzione di energia da biomasse e da rifiuti, lo sfruttamento della geotermia, il solare termico e fotovoltaico.
In conclusione, attraverso i progetti presentati si mostra come la pianificazione sostenibile richieda una visione fortemente integrata, che tende a combinare significati simbolici e culturali con tecniche variegate e risorse locali di prossimità, che solo la scala del progetto urbano è in grado di articolare adeguatamente. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO
articolo on line: http://www.rcservizi3.it/fornovecchio36/?p=693
Questo articolo di Maurizio Russo, pubblicato su Urbanistica Informazioni n. 233/234 (sett.-dic. 2010), mostra come la sostenibilità ambientale trovi la sua massima potenzialità di affermazione alla scala del progetto urbano, piuttosto che del singolo edificio. È infatti la forma stessa dell’insediamento a rendere possibile lo sfruttamento di fonti energetiche differenziate presenti in ambito urbano.
Il primo elemento di riflessione ad essere posto in evidenza è il concetto di “densificazione”. Come è noto, una forma ben delineata e coesa della città può consentire una migliore copertura da parte del sistema di trasporto pubblico, riducendo la necessità di utilizzare mezzi privati. Inoltre, la sovrapposizione o prossimità di funzioni diverse può limitare ulteriormente gli spostamenti a quelli che possono essere effettuati a piedi o in bicicletta, anche a beneficio della qualità del l’aria.
Successivamente sono presentati alcuni progetti di autori consacrati, tra cui Richard Rogers, Renzo Piano e Michel Corajoud, che consentono di delineare una panoramica completa delle tecnologie attive e passive per lo sfruttamento di risorse comunemente presenti, anche in forma combinata, nei territori urbani e metropolitani. Tra le fonti passive ricordiamo l’esposizione solare e ai venti prevalenti, la vegetazione finalizzata al raffrescamento, la captazione e il riciclo delle acque; tra le fonti attive, la produzione energetica locale e la trigenerazione, la produzione di energia da biomasse e da rifiuti, lo sfruttamento della geotermia, il solare termico e fotovoltaico.
In conclusione, attraverso i progetti presentati si mostra come la pianificazione sostenibile richieda una visione fortemente integrata, che tende a combinare significati simbolici e culturali con tecniche variegate e risorse locali di prossimità, che solo la scala del progetto urbano è in grado di articolare adeguatamente. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO
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Dichiarazione dei doveri dell'uomo e costruzione della città contemporanea

A poco più di 60 anni dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani” non tutti i principi e diritti in essa contenuti sono universalmente riconosciuti e applicati, anche nei paesi più sviluppati e con la più lunga tradizione democratica. A 50 anni dalla sua fondazione Le Carré Bleu, feuille international d’architecture, ha sentito la necessità di riaffermare quei principi e diritti chiamando in causa la responsabilità che tutti noi abbiamo – a cominciare dallo stesso Carré Bleu – nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e del governo del territorio. È nata così la bozza di “Dichiarazione dei doveri dell’uomo”, presentata a Parigi l’8dicembre 2008.
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Il progetto urbano nel nuovo PRG di Salerno

Accettando l’incarico per il nuovo PRG di Salerno, a metà degli anni ’90, l’urbanista catalano Oriol Bohigas ha posto la condizione di procedere contestualmente alla definizione ed esecuzione di alcuni progetti urbani per altrettanti punti strategici della città.
Gli argomenti che giustificavano tale procedura erano sostanzialmente i seguenti: 1. È possibile conoscere la realtà effettiva e i bisogni reali di una città solo entrando nel vivo del progetto urbano; 2. Occorreva intervenire con urgenza in alcuni punti strategici della città di Salerno per correggere consistenti fenomeni di degrado urbano e ottenere un rapido miglioramento della condizione di vita deicittadini; 3. La crescente complessità funzionale dell’ambiente urbano non è più compatibile con uno zoning di tipo classico ma deve essere risolta prevalentemente alla scala del progetto urbano.
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Gli argomenti che giustificavano tale procedura erano sostanzialmente i seguenti: 1. È possibile conoscere la realtà effettiva e i bisogni reali di una città solo entrando nel vivo del progetto urbano; 2. Occorreva intervenire con urgenza in alcuni punti strategici della città di Salerno per correggere consistenti fenomeni di degrado urbano e ottenere un rapido miglioramento della condizione di vita deicittadini; 3. La crescente complessità funzionale dell’ambiente urbano non è più compatibile con uno zoning di tipo classico ma deve essere risolta prevalentemente alla scala del progetto urbano.
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Il ritorno degli esclusi. Progetti urbani e politiche pubbliche a Ginevra 1997-2000

Il 7 giugno 1998 un referendum di iniziativa popolare a Ginevra ha definitivamente bocciato il progetto urbano di Massimiliano Fuksas per l’area nevralgica di Place des Nations e l’intera zona delle organizzazioni internazionali con sede nella città lemana, progetto che era risultato vincitore di un concorso internazionalea inviti bandito nel 1994.
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Il PRG di Salerno

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