Libri
Il progetto urbano nella città contemporanea (CLEAN edizioni, Napoli, settembre 2011)

Il gioco di parole nella lingua francese del termine “disegno” tra “dessin” e “dessein”, il primo inteso
nel senso di “rappresentazione”, “figurazione”, il secondo in quello di “proposito” o “programma”,
consente di comprendere il doppio significato dell’espressione “progetto urbano”. Esso può infatti
designare una visione strategica della città nel suo complesso e, nello stesso tempo, l’azione concreta
di trasformazione di parti urbane delimitate. La continua oscillazione del “projet urbain” da un significato
all’altro sottolinea la relazione indissolubile tra questi due aspetti del discorso urbanistico.
Lo studio comparato di numerose esperienze urbane, in particolare quelle di Helsinki, Zurigo, Bilbao,
Sesto San Giovanni e Reggio Emilia, dimostra che il “progetto urbano” nel suo doppio significato non è
solo un’utilissima chiave di lettura ma si profila come modello generale di rappresentazione e costruzione
della città contemporanea. In quest’ottica è analizzato il processo di trasformazione della città di Salerno,
avviato oltre 15 anni fa dal sindaco Vincenzo De Luca e dall’urbanista catalano Oriol Bohigas sulla base
di un programma politico strategico (dessein) attuato attraverso progetti urbani (dessins) precisamente
delimitati, e subito avviati a realizzazione.
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nel senso di “rappresentazione”, “figurazione”, il secondo in quello di “proposito” o “programma”,
consente di comprendere il doppio significato dell’espressione “progetto urbano”. Esso può infatti
designare una visione strategica della città nel suo complesso e, nello stesso tempo, l’azione concreta
di trasformazione di parti urbane delimitate. La continua oscillazione del “projet urbain” da un significato
all’altro sottolinea la relazione indissolubile tra questi due aspetti del discorso urbanistico.
Lo studio comparato di numerose esperienze urbane, in particolare quelle di Helsinki, Zurigo, Bilbao,
Sesto San Giovanni e Reggio Emilia, dimostra che il “progetto urbano” nel suo doppio significato non è
solo un’utilissima chiave di lettura ma si profila come modello generale di rappresentazione e costruzione
della città contemporanea. In quest’ottica è analizzato il processo di trasformazione della città di Salerno,
avviato oltre 15 anni fa dal sindaco Vincenzo De Luca e dall’urbanista catalano Oriol Bohigas sulla base
di un programma politico strategico (dessein) attuato attraverso progetti urbani (dessins) precisamente
delimitati, e subito avviati a realizzazione.
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I nuovi principi dell'urbanistica (Tullio Pironti editore, Napoli 2007)

Dopo la città del Rinascimento e la città dell'industrialismo, prende oggi for-ma una terza rivoluzione urbana in sintonia con le nuove dinamiche della modernità. Dall'interno di una corrente scientifica che non giudica la fase attuale come "post-moderna" ma come "iper-moderna", Francois Ascher delinea i principi e fondamenti di una nuova urbanistica che risponda in modo aggiornato al radicalizzarsi di fenomeni tipici della modernità dalla fine del Medio Evo ad oggi: razionalizzazione, individualizzazione e differenziazione sociale.Come pianificare in una società più aperta e in un mondo globale sempre più incerto? Come decidere ed agire per il bene collettivo in una società più diversificata e individualizzata? Come concepire e realizzare città performanti, eque ed attraenti nel contesto della società ipertesto e del capitalismo cognitivo? Di fronte a queste e altre domande di scottante attualità l'autore propone dieci tesi fondative per una neo-urbanistica, definita in estrema sintesi "una prospettiva molto ambiziosa, che richiede più saperi, più esperienze e più democrazia.
François Ascher - Grand Prix de l'Urbanisme 2010
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François Ascher - Grand Prix de l'Urbanisme 2010
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I piani regolatori di Napoli. Verso uno sviluppo urbano sostenibile (Tullio Pironti editore, Napoli 2001)

Napoli affascina gli stranieri per ciò che è stata, ma li intimorisce per ciò che è diventata. Da Pompei a Cuma, dal Castel Nuovo al Castel Sant'Elmo, dalle chiese e dai palazzi barocchi al teatro San Carlo e al museo di Capodimonte, la ricchezza culturale sbalordisce, senza contare la bellezza dei dintorni, da Ravello a Ischia e da Capri a Caserta. Invece, il presente rimanda alle "Mani sulla città"...
In una siffatta prospettiva, il libro di Maurizio Russo funziona come una chiave utilissima. Non solo è scritto in una lingua sprovvista di gergo, ma descrive la problematica urbanistica con un grande senso di sintesi che direi sottolineato dalla passione lucidissima dell'autore per la sua città.
André Corboz
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In una siffatta prospettiva, il libro di Maurizio Russo funziona come una chiave utilissima. Non solo è scritto in una lingua sprovvista di gergo, ma descrive la problematica urbanistica con un grande senso di sintesi che direi sottolineato dalla passione lucidissima dell'autore per la sua città.
André Corboz
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Wim Wenders, percezione visiva e conoscenza (Le Mani editore, Recco 1997 - titolo esaurito)

E' così che si comincia quando si vuole girare un film, scrivere un libro, dipingere un quadro, comporre musica, insomma quando inventare significa fare una scoperta. Si prova un desiderio. Il desiderio che qualcosa esista, e poi ci si lavora finché esisterà. E ci si mette subito in moto, in direzione di quel bagliore, nella speranza di non perdersi per strada, nè di smarrire il desiderio iniziale, o di tradirlo.
Wim Wenders
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Wim Wenders
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